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giovedì 17 settembre 2009

PROTESI Peniena: PERCHE'?



Cos’è la Disfunzione erettile?
La disfunzione erettile(DE) è un’altro modo per definire l’impotenza.
La DE è l’incapacità di mantenere l’erezione con sufficiente rigidità o per un tempo abbastanza lungo da poter avere un rapporto sessuale.
Oltre 20 milioni di Europei convivono con la disfunzione erettile. Benché sia un problema comune, parlarne può essere molto difficile.

Il primo passo è rivolgersi a un medico, che è al corrente delle più recenti innovazioni terapeutiche.
La buona notizia è che praticamente ogni uomo può essere trattato con successo.

La maggior parte dei casi di DE origina da un problema di ordine fisico:
■ il diabete, che può danneggiare i nervi o i vasi sanguigni che controllano l’afflusso di sangue al pene.
■ problemi cardiovascolari, che possono far diminuire l’afflusso di sangue al pene a causa di occlusioni delle arterie o di “fughe venose”, provocando così una disfunzione
erettile.
■ traumi o interventi chirurgici a carico della prostata, della vescica, del colon o nell’area
rettale, che possono compromettere i nervi e provocare una DE.
■ Lesioni alla colonna vertebrale, che possono impedire che gli impulsi nervosi raggiungano il pene, provocando una DE.
■ terapie farmacologiche, comprese alcune medicine per la pressione alta, che possono
interferire con l’afflusso di sangue al pene.
■ Problemi ormonali derivanti da insufficien za renale o epatica, che possono provocare
una disfunzione erettile.
■ l’alcolismo, che può condurre a lesioni permanenti dei nervi e provocare una DE.

Opzioni terapeutiche
A seconda della diagnosi che le è stata fatta, potrà risultare più appropriato un intervento
farmacologico oppure chirurgico.

■ i farmaci orali come Viagra®, Levitra®, Cialis® migliorano l’afflusso di sangue al pene e, assieme alla stimolazione sessuale, producono un’erezione.
■ i dispositivi a vuoto attirano il sangue nel pene. Per mantenere l’erezione viene collocata
una fascia elastica alla base del pene.
■ le terapie con iniezione comportano l’iniezione con un ago del medicinale direttamente nel pene prima del rapporto.
■ le protesi peniene offrono un’efficace opzione chirurgica , in particolare agli uomini che hanno già sperimentato altri trattamenti senza successo.
■ la chirurgia vascolare può migliorare l’afflusso di sangue al pene. Questa soluzione
non è molto comune e i risultati sono insoddisfacenti e temporanei.

Perché ricorrere a una protesi peniena?
Trovare la soluzione soddisfacente alla propria disfunzione erettile può cambiare la vita a molti uomini e alle loro partner.
La ricerca scientifica indica che le protesi sono una soluzione più soddisfacente rispetto
ad altre diffuse opzioni terapeutiche.
In uno studio recente le protesi peniene sono risultate molto più soddisfacenti sia delle pillole che dei trattamenti con iniezioni:
Le protesi peniene hanno aiutato più di 300000 uomini a riprendere una vita sessuale attiva e soddisfacente.
Ma, come per qualsiasi procedura chirurgica, bisogna prenderne in considerazione sia i rischi che i benefici.
■ Offre una soluzione permanente e a lungo termine alla disfunzione erettile dà la capacità di ottenere un’erezione quando lo si decide
■ Consente una maggior spontaneità di fare del sesso quando se ne ha voglia
■ Consente di mantenere l’erezione per tutto il tempo che si desidera
■ Elimina la necessità di pillole o iniezioni costose
■ Sembra naturale anche alla partner
■ Non interferisce con l’eiaculazione o con l’orgasmo


Effetti collaterali e complicanze:
■ Può far perdere in via permanente la capacità di raggiungere l’erezione se insorge un’infezione,
può essere necessario rimuovere l’impianto
■ Può indurre un accorciamento, un incurvamento del pene o la formazione di cicatrici
■ In rari casi, può provocare dolori duraturi
■ In rari casi, possono verificarsi dei cedimenti meccanici


Tipi di protesi peniene
La scelta della protesi migliore per il proprio caso è una decisione squisitamente personale. Poiché ogni tipo di protesi mostra delle caratteristiche proprie, ne dovrà discutere con la sua partner per poter scegliere la soluzione più soddisfacente.
La maggior parte delle protesi contiene elastomero di silicone.


Le protesi malleabili monocomponente rappresentano il tipo più semplice di protesi peniena.

Il dispositivo viene inserito nel pene per via chirurgica. L’impianto viene messo in posizione alta per il rapporto e bassa per le normali attività quotidiane.
Vantaggi
■ Facile da usare per lei e la sua partner
■ Una buona soluzione per uomini con scarsa destrezza manuale
■ In genere è la procedura chirurgica più semplice
■ È il tipo meno costoso di protesi
■ Completamente nascosta all’interno del corpo

Svantaggi
■ Rimane rigida quando non è eretta
■ Deve essere piegata verso il basso per essere nascosta
■ Poco adatta ai pazienti che devono sottoporsi a cistoscopie ripetute.


Protesi idrauliche in due pezzi

Gli impianti idraulici bicomponenti consistono di una coppia di cilindri inseriti nel pene e di una piccola pompetta impiantata nello scroto.

Per ottenere un’erezione bisogna semplicemente schiacciare e rilasciare diverse volte la pompetta.
Vantaggi

■ Di semplice utilizzo
■ Si sgonfia facilmente e velocemente in un solo passaggio
■ Completamente nascosta all’interno del corpo
■ L’aspetto in condizione di flaccidità è più naturale paragonato a quello ottenuto con le protesi non idrauliche
■ Richiede una certa abilità manuale
■ Sono possibili perdite o malfunzionamenti
■ L’aspetto in condizioni di flaccidità non è naturale come quello ottenuto con le protesi tricomponenti.


Protesi idrauliche in tre pezzi

L’impianto idraulico tricomponente ha la caratteristica aggiuntiva di un piccolo serbatoio impiantato sotto i muscoli addominali, che serve per inviare una maggior quantità di fluido al pene, ottenendo così un’erezione più rigida e un maggior aumento del volume del pene.

Vantaggi
■ Azione e sensazioni più simili a quelle di un’erezione naturale
■ Espande la circonferenza del pene
■ Più rigida e completa di altre erezioni ottenute con protesi diverse
■ Quando è sgonfia, è più morbida e flaccida
■ Completamente nascosta all’interno del corpo

Svantaggi
■ Richiede una certa abilità manuale
■ Sono possibili perdite o malfunzionamenti
■ C’è la possibilità di erezioni involontarie


Soddisfazione per il paziente e per la partner
Diversi studi indicano che le protesi peniene offrono i risultati soddisfacenti che tantissime coppie ricercano.

92% tasso di soddisfazione dei pazienti
■ 96% tasso di soddisfazione delle partner

■ 96% si sottoporrebbe nuovamente alla
procedura
■ 92% raccomanderebbe ad altri il dispositivo
■ 90% delle partner lo raccomanderebbe ad
altre coppie

■ 91% tasso di soddisfazione dei pazienti
■ 87% miglioramento della qualità della vita
riferito
■ 85% si sottoporrebbe nuovamente alla
procedura

Protesi Peniena: QUANDO?


Quando è indicata una protesi peniena ?

1. nei casi in cui la disfunzione erettile non responde alla terapia orale o nel caso in cui la terapia orale sia controindicata o insoddisfacente;

nei casi in cui la Farmacoprotesi intracavernosa (con iniezioni intracavernose con Prostaglandine) non risulti efficace o di non facile esecuzione per il paziente;
2. nel caso di malformazioni del pene come gli incurvamenti del pene da Malattia di La Peyronie o Induratio Penis Plastica associati a disfunzione erettile

(l'impianto di una protesi peniena consente con un unico intervento di raddrizzare il pene garantendo la rigidità idonea alla penetrazione e ad un rapporto sessuale soddisfacente).

3. nel caso di fibrosi diffusa dei corpi cavernosi in conseguenza di infezioni, priapismo, uso prolungato di iniezioni intracavernose;
4. dopo interventi di interventi demolitivi a livello della pelvi come la prostatectomia radicale, la cistectomia radicale, interventi sul colon-retto, interventi per aneurisma aortico addominale in cui la Disfunzione Erettile è una conseguenza inevitabile e quasi sempre non responsiva all'uso di farmaci per via orale o intracavernosi;
5. dopo radioterapia per cancro prostatico o altre patologie pella pelvi;
6. in Pazienti portatori di lesioni del Midollo Spinale non responsivi alla terapia orale, o nei quali sia disagevole la terapia con iniezioni intracavernose o con vacuum device.

giovedì 13 agosto 2009

Il Punto sulle Protesi Peniene


Insieme alla diffusione delle nuove pillole aumenta anche la richiesta delle protesi peniene: 410 nel 2001, 510 nel 2002, 400 solo nel primo semestre del 2003.

Un mercato sicuramente irrisorio rispetto a quello globale dei prodotti dell'impotenza che, in Italia, secondo dati IMS HEALTH, nel 2002 ha raggiunto 1.929.668 pezzi venduti con un guadagno di 52.840.124 di euro, ma che lentamente, man mano che vengono “abbattute” resistenze e pregiudizi e superate difficoltà economiche, si va comunque affermando.

Nel corso del 6° Congresso di Chirurgia dei Genitali Maschili, che si è svolto a Torino, è stata presentata una nuova protesi peniena: la AMS CX 700 con Inibizione.

Si tratta di una protesi a volume variabile, per certi aspetti “rivoluzionaria”, in quanto oltre ad assicurare uno stato di completa flaccidità e rigidità peniena, consente un lento rilascio di antibiotici come minociclina e rifampicina, che le rende particolarmente efficaci nella profilassi delle complicanze infettive postoperatorie.

La concentrazione maggiore di antibiotici si ottiene verso l'ottavo giorno ed è assicurata complessivamente per 28, periodo in cui è maggiore il pericolo delle infezioni.

La chirurgia e i progressi tecnologici oggi sono in grado di rendere possibile l'erezione quando la terapia farmacologia è inefficace, mettendo a disposizione dell'urologo protesi idrauliche estremamente sofisticate, ben diverse da quella che impiantate anni or sono.

Le protesi assicurano una piena soddisfazione sessuale della coppia in quanto a desiderio, eccitazione, sensibilità ed eiaculazione rimangono inalterate.

La loro azione è quindi esclusivamente meccanica e, proprio per questo, l'attività sessuale, quando si desidera, può continuare anche dopo l'orgasmo.

Peccato però che in Italia le protesi siano condizionate dalla devolution sanitaria e rimangano solo un privilegio per pochi: infatti solo 38 su 335 reparti di urologia, cioè l'11%, sono in grado assicurare l'impianto dispensato dalla ASL.

Il sottoscritto, per il momento, riesce ancora a fornire agli utenti la gratuità totale dell'impianto protesico.

In tutti gli altri casi il paziente deve rivolgersi alla struttura privata o acquistare le protesi direttamente dalla ditta fornitrice per poi impiantarle, previa autorizzazione della ASL stessa, in ospedale.

Le protesi peniene sono indicate quando la risposta ai farmaci orali o alle punture intracavernose, è risultata inefficace.

Piace anche agli obesi l'aumento delle dimensioni del pene.
Oltre al colesterolo, all'ipertensione, alle difficoltà respiratoria ora anche la inadeguatezza delle dimensioni dei propri genitali.Sono loro, gli obesi, che ultimamente si rivolgono di più all'uroandrologo chiedendo un aumento delle dimensioni del pene.

Nella maggior parte dei casi non si tratta di micropeni, ma di organi genitali nascosti dal tessuto adiposo del pube e dell'addome.